INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012

Regolamento recante Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione a norma dell’articolo 1, comma 4, del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89.

Con le Indicazioni nazionali s’intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza.

Le Indicazioni nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le competenze-chiave europee.

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PROVE INVALSI SECONDARIA 2020

LE PROVE CBT

L’art. 7 del D. Lgs. 62/2017 introduce per la classe terza secondaria di primo grado le prove INVALSI computer based (CBT) per tre ambiti disciplinari: ITALIANO, MATEMATICA e INGLESE.

  • lo svolgimento delle prove non avviene più simultaneamente nello stesso giorno e alla stessa ora per tutti gli allievi delle scuole italiane;
  • la prova INVALSI di ciascun allievo si compone di domande estratte da un ampio repertorio di quesiti (banca di item) e varia pertanto da studente a studente, mantenendo uguale difficoltà e struttura;
  • all’ interno di una stessa scuola o anche di una stessa classe la prova può avvenire in orari o giorni diversi; vedi CALENDARIO
  • le prove sono obbligatorie, sono PREREQUISITO all’Esame di Stato: se non vengono svolte non si può essere ammessi all’Esame;
  • ogni prova dura complessivamente 90 minuti: si accede mediante credenziali personali e, dopo 90 minuti, il sistema non consentirà più nessuna modifica. Durante i 90 minuti sarà possibile tralasciare domande e poi tornarci successivamente: il sistema stesso fornisce appositi messaggi;
  • durante la prova gli alunni dovranno prestare attenzione a eventuali messaggi a video;
  • la correzione è fatta automaticamente dal sistema e i risultati saranno restituiti alla scuola prima dello svolgimento degli scrutini finali di ammissione all’esame;
  • Invalsi non metterà nessun voto, ma fornirà una certificazione della competenza raggiunta espressa in “livelli” che sarà aggiunta alla certificazione delle competenze redatta dal Consiglio di classe;
  • durante la prova si potrà scrivere o fare calcoli, a penna nera o blu, su fogli consegnati dai docenti. Al termine della prova gli alunni dovranno riconsegnare: le credenziali ricevute e siglate, ogni foglio utilizzato;
  • ogni attività svolta sui PC della scuola viene registrata e monitorata per ragioni sicurezza ed è sottoposta al controllo della polizia postale;
  • è vietato diffondere, con ogni mezzo e per ogni fine, i contenuti delle prove.

I MATERIALI PER LA VALUTAZIONE

Secondo quanto previsto dal D. Lgs. n. 62 del 13/04/2017, attuativo della L. 107/2015, dai Decreti Ministeriali n. 741/2017 e n. 742/2017 e dalla Nota Miur prot. n. 1865 del 10/10/2017, il Collegio dei docenti dell’ IC Marina di Cerveteri ha elaborato i materiali previsti dalla suddetta normativa e disponibili in questa sezione.

COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE DEFINITE DAL PARLAMENTO EUROPEO

Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere le 8 competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo (Raccomandazione del 18 dicembre 2006)

La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.

La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze ed interessi.

La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in si-tuazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni).

La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati.

La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino.

La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.

Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo.

Questa competenza comprende la con-sapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento.

Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza.

Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.

Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo.

Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.

LA VALUTAZIONE DOPO IL DLGS. 62/2017

LE F.A.Q. SUL DECRETO VALUTAZIONE

  • Il D. Lgs 62/2017 modifica, integra e abroga alcuni articoli del D.P.R. 122/2009.  Per quanto riguarda il primo ciclo tali modifiche si applicano fin dal corrente anno scolastico, quindi a partire dal 1° settembre 2017.

D. A cosa è riferita la valutazione periodica e finale degli apprendimenti?
R. La valutazione è riferita a ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo e alle attività svolte nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”.
D. Le attività di Cittadinanza e Costituzione vanno valutate autonomamente come disciplina a sé stante?
R. No, la valutazione delle attività di Cittadinanza e Costituzione continua a trovare espressione nel voto complessivo delle discipline dell’area storico-geografica.
D. Come viene espressa la valutazione periodica e finale?
R. La valutazione è espressa in decimi, ma i voti vanno accompagnati da una descrizione dei livelli di apprendimento.
D. Come esplicitare la corrispondenza tra voto in decimi e livelli di apprendimento?
R. La corrispondenza tra voto e livelli di apprendimento può essere esplicitata tramite la definizione di descrittori e rubriche di valutazione, volte a descrivere i processi formativi – in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale – e il livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito.
D. Da chi viene effettuata la valutazione periodica e finale?
R. La valutazione viene effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe per la scuola primaria e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado. Per tutti gli ordini di scuola le operazioni di scrutinio sono presiedute dal dirigente scolastico o suo delegato.
D. I docenti di potenziamento esprimono una valutazione in relazione agli alunni cui è rivolta la loro attività di insegnamento?
R. No, i docenti di potenziamento forniscono elementi di informazione sui livelli di apprendimento conseguiti e sull’interesse manifestato dagli alunni. E’ chiaro che, se l’alunno ha seguito un corso di potenziamento relativo alla lingua italiana e/o alla matematica, il docente di potenziamento fornisce i predetti elementi al collega della relativa disciplina o gruppo di discipline.
D. E’ cambiato qualcosa riguardo alla partecipazione al processo di valutazione da parte dei docenti di sostegno?
R. No, i docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni della classe. Nel caso di più docenti di sostegno che seguono lo stesso alunno, la valutazione sarà congiunta, ossia tramite l’espressione di un unico voto.
D. Come viene espressa la valutazione dell’insegnamento di religione cattolica?
R. La valutazione dell’insegnamento di religione cattolica, per i soli studenti che se ne avvalgono, è espressa con un giudizio sintetico sull’interesse manifestato e i livelli di apprendimento raggiunti ed è riportata su una nota distinta.
D. Come viene espressa la valutazione delle attività alternative alla religione cattolica?
R. La valutazione delle attività alternative all’insegnamento di religione cattolica, per gli studenti che se ne avvalgono, è espressa con un giudizio sintetico sull’interesse manifestato e i livelli di apprendimento raggiunti ed è riportata su una nota distinta.
D. Come viene espressa la valutazione del comportamento?
R. La valutazione del comportamento è espressa per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di Cittadinanza.
D. Ci sono differenze nella valutazione del comportamento tra scuola primaria e secondaria di primo grado?
R. Sì, nella scuola secondaria di primo grado, il giudizio fa riferimento, oltre allo sviluppo delle competenze di Cittadinanza, anche allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dalla scuola.
D. Considerato che la valutazione del comportamento non è più espressa in decimi, è abrogata la norma per cui gli alunni (secondaria I grado), che conseguono un voto di comportamento inferiore a 6/10, non possono essere ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato?
R. Sì, la predetta norma è stata abrogata, mentre resta in vigore la norma secondo cui è possibile la non ammissione alla classe successiva, in base a quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, nei confronti di coloro i quali è stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR n. 249/1998).
D. Alla luce delle novità introdotte, vi sono nuovi documenti di valutazione?
R. I documenti di valutazione periodica e finale devono essere aggiornati dalle istituzioni scolastiche tenendo conto delle nuove indicazioni.